Siamo tutti fatti di molte parti, altre metà. Non solo io.
La terza edizione di ORLANDO cresce nel segno della molteplicità, sia di strumenti che di tematiche: cinema, performance di danza e teatro, conferenze e incontri per le scuole, un laboratorio artistico e una festa di inaugurazione per sviluppare una sempre maggiore cultura ed educazione alle differenze.
Il filo rosso di quest’anno è il Corpo che ci accomuna, pur essendo contemporaneamente il luogo di ogni differenza, per dirla come Focault “è l’attore principale di tutte le utopie”.
Il corpo degli affetti e della ricerca di libertà al di là degli stereotipi, il corpo che si muove nello spazio urbano, il corpo limite e risorsa, il corpo che incontra e che si rivoluziona, il corpo che danza.
Continuiamo a credere che una rassegna queer possa essere una preziosa occasione per osservare le trasformazioni della società e delle identità umane a partire da un punto di vista ec-centrico (almeno apparentemente) per tutti i cittadini e le cittadine.
Ilustrazione di Alessandro Adelio Rossi