Vagli a spiegare che è primavera
18 maggio 2021 Ore 19:30 Auditorium Piazza Libertà, Bergamo
vagli a spiegare
 
FILM | Martedì 18 maggio ore 20.00, Auditorium Piazza Libertà
Vagli a spiegare che è primavera
di Sara Luraschi e Lucio Guarinoni (Italia 2021) - durata 60’

Anteprima assoluta, co-produzione Festival ORLANDO

Bergamo, 2021, uno spazio di confine, una performance, 8 personaggi sulla soglia: tra adolescenza ed età adulta, tra reale e immaginario, tra passato e presente. Vagli a spiegare che è primavera è un documentario che nasce dalle biografie di un gruppo di ragazz* che negli ultimi tre anni ha condotto una ricerca sui confini dell'identità, un racconto dell'arte come spazio possibile di crescita, resistenza e trasformazione.

Documentario del collettivo artistico Sguardi di un certo genere, un progetto degli Spazi Giovanili del Comune di Bergamo, nell'ambito della coprogettazione giovani di Consorzio Sol.Co Città Aperta e HG80 impresa sociale. Partner Associazione Immaginare Orlando.
 
 
 
Scrittura e regia: Sara Luraschi e Lucio Guarinoni
Fotografia: Lucia Zheng, Sara Luraschi
Montaggio: Sara Luraschi
Con: Aziz Maal, Carolina Grossi, Francesco Cillisto, Gaia Orlando, Giorgia Neri, Morticia Sawadogo, Samuele Molinari, Yuri Pasciullo
 
 
INFO

Biglietto intero 6,50 €, ridotto 5,50 €, soci/ie Immaginare Orlando e Lab 80 4,50 €. Consigliato l’acquisto del biglietto online su lab80.18tickets.it. Disponibile anche in streaming sulla piattaforma OpenDDB per 72 ore a partire dalle ore 20.00 del 18.05.2021, su offerta libera. Per una guida alla visione online cliccare quiATTENZIONE: La capienza massima per la sala è stata raggiunta, i biglietti sono terminati. 
 
 
Il collettivo artistico Sguardi di un certo genere è formato da un gruppo di ragazz* giunto al quinto anno di lavoro insieme: un gruppo consolidato, capace di reinventarsi e rispondere creativamente e collettivamente ai mutamenti che lo attraversano all’interno e lo scuotono dall’esterno. Nell’ultimo anno, in particolare, il gruppo ha reagito alla pandemia e al confinamento cercando insieme soluzioni che contrastassero il rischio di isolamento e di dispersione, continuando ad incontrarsi e cercando di costruire nuovi spazi possibili di confronto, narrazione e rielaborazione artistica dei molteplici sé e del mondo mutevole che li circonda. Dagli spazi online della primavera 2020, inizialmente soluzione momentanea e sostituiva al percorso previsto in presenza, è nata la performance “Non abbiamo finito”, presentata durante il Festival Orlando 2020 e 8 cartoline che raccontano, attraverso frammenti delle chiamate zoom, quest’anno particolare. Questo è stato possibile anche grazie a un consolidamento sempre più forte del gruppo, che si è ritrovato nella sua totalità durante l’estate per portare avanti in presenza, in spazi aperti, quanto iniziato durante la primavera. Importanti sono stati anche i momenti di racconto del progetto nel suo insieme e nella particolarità del 2020: una talk di confronto con artist* bergamaschi si è tenuta durante il Festival Orlando ed è apparso sulla rivista online roots§routes l’articolo “Adolescenze fluide, sconfinamenti, identità molteplici, processi performativi, questionamenti collettivi e contro-narrazioni. L’esperienza del collettivo artistico-teatrale Sguardi di un certo genere” ; infine, nell’autunno 2020, sono stati condivisi online i video delle 8 cartoline, con l’obiettivo di dare voce ad adolescenti e giovani sul tempo che stanno vivendo. Sguardi di un certo genere ha definito, negli anni, una propria identità come gruppo sempre più nitida ed ha espresso sempre più chiaramente il bisogno di far sentire la propria voce: questo è in linea con l’obiettivo di costruire un’autonomia del gruppo sempre maggiore, un accompagnamento da parte dell’équipe di progettazione e formazione affinché il collettivo artistico possa valorizzare e mettere a frutto in prima persona le competenze acquisite nel corso di questi anni.
 
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